Dell’autismo in estate

Durante il periodo estivo, il cambiamento dalle routine invernali, stabili e costanti, crea, nei bambini e ragazzi con disturbo dello spettro autistico, una forte ansia. Ecco dei piccoli suggerimenti pubblicati sul sito http://www.portale-autismo.it per ridurre l’ansia del bambino durante l’estate!

Degli studi condotti sull’ ansia nei bambini e adolescenti con autismo, mostrano che quasi il 40% hanno livelli elevati di ansia, o almeno un disturbo d’ansia (1). Non c’è da meravigliarsi, quindi, che i drammatici cambiamenti nella routine, il tempo, e l’imprevedibilità caratteristici della stagione estiva aumentino lo stress e l’ansia. Sebbene la ricerca non abbia ancora determinato con certezza se l’ansia sia un sintomo dell’autismo o disturbo in comorbilità, è provato come esso aumenti la compromissione funzionale (2). Sebbene non esistano dei mesi o una stagione facile e tranquilla per le famiglie dei bambini con autismo, l’estate può quindi essere un periodo particolarmente impegnativo. Il supporto e il team di professionisti che in genere circondano il bambino durante l’anno scolastico si perdono una pausa estiva, il genitore è cosi, molto spesso, costretto a diventare non solo il caregiver primario, ma anche l’insegnante, terapeuta, compagno di giochi, e altro ancora. I bambini sono molto perspicaci e possono sentire e percepire lo stress che incombe in questo periodo nei genitori. E’ importante quindi ricordare che, anche se ci si sente sopraffatti e frustrati, è meglio cercare di mantenere la calma, in modo composto e organizzato. Questo non è affatto un compito facile, ma con questi suggerimenti ci si può provare.

# 1: Fate un passo indietro e osservate

Prima di poter attuare delle strategie come combattere l’ansia è utile conoscere e concepirne la causa. Prendetevi il tempo per osservare attentamente il vostro bambino. Notate se lui o lei è più ansioso ad una certa ora del giorno, prima o dopo una certa attività, o quando interagisce con un materiale specifico, un elemento o individuo. Potrebbe non essere in grado di individuare la paura esatta in sé, ma scoprendo l’attività è un passo enorme. In altre parole, se il vostro bambino diventa ansioso quando si deve fare un viaggio in macchina, non si può sapere se lo è a causa di una paura di un incidente o perché a lui o a lei ha una forte antipatia per quel determinato movimento. In entrambi i casi, sapendo che, nel nostro esempio, il viaggio in auto è una fonte di ansia consente ai genitori di prendere determinate misure per intervenire e ancor meglio per anticipare. E ‘ buona abitudine prendere appunti come su un registro, un diario delle vostre osservazioni. Esso diventerà non solo parte attiva del processo di osservazione, ma servirà anche come un metodo per voi per riflettere sui piccoli cambiamenti che vengono altrimenti persi in una vita frenetica. Per ora è meglio concentrarsi sulla scrittura dei punti chiave piuttosto che tentare di preservare una sequenza di eventi.

# 2: Aiutare e aiutarsi 

Continuiamo con l’esempio della gita in auto. Se giri in macchina sono causa d’ ansia si può quindi prendere in considerazione, ovviamente, riducendo al minimo i viaggi, per quanto possibile. Tuttavia, poiché il bambino, prima o poi, dovrà lasciare casa è consigliato utilizzare delle strategie di stimolazione sensoriale che sono note per favorire l’aumento della serotonina e della dopamina nel cervello (e quindi aumentarne di conseguenza  autoregolamentazione e sensazioni piacevoli) questo è un modo intelligente per ridurre al minimo i problemi lungo la strada. Le idee possono consistere nell’ appendere ai finestrini dei fogli o tendine di colori o trame particolari, la riproduzione di musica tranquilla, strumentale o di sigle televisive, utilizzare un diffusore di profumo e controllare l’aria condizionata per consentire un clima confortevole all’interno dell’abitacolo. Bisogna ricordarsi ed essere consapevoli che anche un movimento, a noi impercettibile, potrebbe essere la causa di stati d’ansia poiché non impercettibile a loro.

# 3 Anticipare i cambiamenti di temperatura

Un altro esempio di una possibile causa d’ansia potrebbe essere il caldo estivo e le brusche variazioni tra fresco (aria condizionata) e caldo (fuori) (3). I bambini con autismo hanno difficoltà a regolare i loro livelli di serotonina del cervello, requisito di termoregolazione sul corpo, bisogna quindi regolare la temperatura circostante. Se il bambino non può esprimere verbalmente o attraverso supporti di C.A.A. quello che genera in lui o lei lo stato di disagio, si potrebbe inconsapevolmente contribuire ad un aumento dello stress sul sistema di regolazione della temperatura corporea, magari sottoponendolo a corse, giochi al coperto o all’ esterno, i campeggi, i pic-nic, eccetera. La regola generale è quella di apportare le modifiche nel modo più graduale possibile. Se in casa c’è l’aria condizionata, raffreddare la macchina per alcuni minuti prima entrare. Accompagna il bambino in macchina, se possibile, il più vicino alla destinazione. Se si deve parcheggiare in un luogo distante, abbassare i finestrini per permettere al caldo di entrare in macchina in modo graduale e favorire cosi l’uscita dalla macchina.

# 4 Strategie comuni di prevenzione dell’ansia

Ecco alcune idee più “best practice” che aiutano molti ragazzi a combattere lo stress.

 – Relax. Non tutti sanno che i tempi di inattività sono una componente fondamentale della crescita del cervello. E ‘un momento in cui le nuove informazioni vengono integrate e consolidate con i ricordi, contribuendo alla personalità e alle competenze funzionali di tutti i giorni. Ricordandoci di questo, meglio non cercare di imitare il programma dell’anno scolastico. Correre da un’attività all’altra può essere una fonte di stress per voi e il bambino. Relax.

 – Strutturazione visiva. Un programma visivo è un modo per anticipare attraverso l ‘aiuto di immagini quello che avverrà in modo che il bambino possa elaborare mentalmente i prossimi passaggi da fare. Fate un divertente calendario mensile e settimanale ben strutturato e mettetelo in una posizione comoda per il bambino.

– Fate una passeggiata. L’esercizio fisico aumenta le endorfine, protegge i neuroni esistenti e migliora la plasticità cerebrale globale (4). Camminare immersi nella natura è un’esperienza utile anche perché viene arricchita con i profumi selvatici, i panorami, e con i suoni della natura.

– Istituire una zona senza ansia. E ‘sempre una buona strategia avere uno spazio in casa dove i bambini possono rifugiarsi e sentirsi al sicuro. Addobbate questo suo angolo con l’arte, con una varietà di tessuti, profumi piacevoli, e un impianto stereo con la musica classica. Parchi gioco e giardini sono aree sicure non strutturate dove un bambino può giocare e scoprire.

In conclusione, ricordatevi di fare un passo indietro e osservare qualsiasi situazione di ansia.  Arricchire l’ambiente con stimolazioni sensoriali. Ridurre lo stress. Esercizio. Esplorare la natura. Respirare.

riferimenti:

1.van Steensel, F. J. A., Bogels, S. M., & Perrin, S. (2011). Anxiety disorders in children and adolescents with Autistic spectrum disorders: a meta-analysis. DOI: 10.1007/s10567-011-0097-0

2.Green, S. A. & Ben-Sasson, A. (2010). Anxiety disorders and sensory over-responsivity in children with Autism spectrum disorders: Is there a causal relationship? DOI: 10.1007/x10803-010-1007-x

3.Sheard, M. H., Aghajanian, G. K. (1967). Neural Release of Brain Serotonin and Body Temperature. DOI: 10.1038/216495a0

4.McGovern, M.K. (2005). The effects of exercise on the brain. Retrieved from http://serendip.brynmawr.edu/bb/neuro/neuro05/web2/mmcgovern.html

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